IC Via T. Mommsen, 20

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Istituto Comprensivo

LA STRADA PER IL FUTURO, di Valentina Folco 3I,Silvia Pisano 3D, Salsabila Sebai 3C.

Tutti i ragazzi devono affrontare il passaggio dalla terza media alle scuole superiori. Questa è una decisione molto importante, ma anche molto difficile che ogni studente deve prendere seguendo il proprio cuore e le proprie passioni.    

 

Tutti possono decidere liberamente quale strada prendere, ma la cosa più importante è che siate consapevoli di quale liceo o istituto scegliere, Liceo, Istituto Tecnico o Istituto Professionale?

È anche vero che sarete voi a scegliere la scuola, ma anche le opinioni dei genitori e dei professori valgono: i professori, che ci conoscono da tre anni, sapranno consigliare l’indirizzo da prendere, e poi i genitori, perché possono aiutare a capire qual è il tipo di scuola, visto che ci conoscono da tutta la vita.

Vuoi un consiglio d’oro? Non andare in una scuola soltanto perché ci vanno i tuoi compagni, infatti se non ti troverai bene, sarai costretto a cambiare scuola: cosi dovrai ricominciare tutto da capo, dovrai comprarti nuovi libri, ambientarti con i nuovi compagni e professori.

Insomma una perdita di tempo, di energie e chissà che colpo all’autostima!

Comunque, se hai le idee confuse, vai agli Open Day, visita gli Istituti e fai tante domande sulle materie che si studiano, sull’orario scolastico, i laboratori e tutto quello che ti viene in mente.

Si tratta del nostro futuro e dobbiamo scegliere in modo consapevole!

E noi che stiamo scrivendo, che cosa ci aspettiamo dalle scuole superiori?

Cosa ti aspetti dai professori?

Salsabila: Mi aspetto che siano bravi nel loro lavoro.

Valentina: Mi aspetto che siano giusti e corretti. Vorrei che siano dei professori che ci capiscano e ci aiutino.

Silvia: Mi aspetto di trovarmi con dei professori che rispettino e siano onesti e non abbiano preferenze.

Salsabila: Mi aspetto che siano socievoli.

Valentina: Mi aspetto che siano se stessi, simpatici e pronti a fare amicizia.

Silvia: Mi aspetto che non siano “coatti” e che (come me) siano #sfigatimafelici.