Già presentato e applaudito in un primo frammento composto per Ritratto di una Nazione – L’Italia a lavoro, lo spettacolo racconta di una Basilicata tanto bella quanto pericolosa, fatta di boschi millenari, mare, calanchi, paesini arroccati a strapiombo su fiumi o distese di grano, ma anche sede del giacimento di petrolio più grande dell’Europa continentale, collocato tra Viggiano e Corleto Perticara.
Ulderico Pesce ci parla del petrolio lucano impersonando Giovanni, addetto alla sicurezza dei serbatoi esterni del Centro Olio di Viggiano, che vive con la moglie e la figlia Maria in località Le vigne, di fronte alla fiamma dell’impianto ENI che da decenni brucia pericolosissimo H2S nell’aria. Giovanni scopre una grossa perdita di petrolio da uno dei serbatoi. Ha paura di parlare. Dopo mesi vede che il petrolio, camminando sotto terra, è arrivato alle porte della Diga del Pertusillo, bacino artificiale che raccoglie acqua da utilizzare a scopi idrici in Puglia, in Basilicata e nel Metapontino. Prevarranno le logiche della conservazione del lavoro o quelle di conservazione della salute? Giovanni scoprirà che il Centro Olio ha trasformato la sua terra nella “Lucania saudita”: un luogo da cui ogni giorno vengono estratti circa 100 mila barili di petrolio, lasciando gli abitanti a fare i conti con illusioni di ricchezza e benessere ormai tradite, un alto indice di mortalità tumorale e danni ambientali irreversibili.