L’applicazione-gioco, attualmente in fase di sviluppo, riguarda i bambini autistici tra i due e i quattro anni, i quali potranno utilizzarla come forma di intervento comportamentale a casa.
Si tratta di un gioco interattivo, che utilizza una tecnologia fondata sul riconoscimento facciale.
I ricercatori, appartenenti alla Scuola di Medicina dell’Università Jiaotong di Shanghai e l’Università di Cambridge, sostengono che:
Quando un bambino guarda il volto della scimmia all’interno del gioco, questa sarà capace di intenderne il comportamento e l’espressione del viso, come lo scuotere la testa o tirar fuori la lingua. Se l’utente smette di guardare la scimmia o perde concentrazione, l’animale sullo schermo sparirà immediatamente, appariranno invece una serie di fuochi d’artificio per attirare di nuovo l’attenzione del bambino.