Il bullismo è una forma di violenza intenzionale, ripetuta nel corso del tempo; la persona che subisce è considerata “bersaglio facile” dal bullo che la ritiene incapace di difendersi. Il bullo esercita questo odio verso i più deboli che attacca approfittando della debolezza caratteriale della “vittima”e forse della sua situazione non semplice in famiglia.
Esistono 2 tipi di bullismo: bullismo diretto e bullismo indiretto. Quello diretto è quello più comune perché il confronto tra il bullo e la vittima è a faccia a faccia. Quello indiretto, anche chiamato cyberbullismo, viene effettuato non a faccia a faccia ma tramite internet. Nel mondo sono molte quelle persone che cercano di difendersi ma che purtroppo non riescono a parlarne con altri … infatti il modo più efficace per sconfiggere ogni tipo di bullismo è parlare con qualcuno che può essere un amico, un professore, un parente, un genitore, insomma una persona a cui tenete e su cui si può contare.
Abbiamo mai pensato a chi è veramente il bullo?
Il bullo è in realtà il vero debole della relazione “vittima-bullo”. Ha bisogno di affermarsi prevaricando, quindi, attacca per non essere attaccato.
Quando ero alle elementari precisamente in quinta, ho assistito a due atti di bullismo. Un ragazzo che stava in carrozzella è stato spinto ingiustamente da un altro compagno sugli zaini di alcuni alunni e ovviamente non poteva difendersi in nessun modo. Nessuno ha visto nulla, eravamo tutti in classe. Quando ho saputo cosa era successo, sono rimasto sconvolto. Queste cose non devono accadere e se qualcuno le non deve tacere.
Ecco cosa fare. Individuare una persona di cui ci si può fidare, per esempio i genitori, un professore o semplicemente un amico. L’importante è non tenersi tutto dentro.
Chi assiste ad episodi di bullismo deve dire cosa ha visto senza nessuna paura. I nostri insegnanti ci insegnano a non farci giustizia da soli, ma a parlarne con una persona adulta che risolverà la situazione al meglio…